Di solito si dice acquistare, navigare, pagare le bollette, etc. comodamente a casa tua. Invece oggi vorrei illustrare una tendenza opposta, legata ai nuovi modi di interpretare la propria professione e la propria vita, non “comodamente a casa propria” o almeno non solo, ma muovendosi per il mondo grazie alle potenzialità e gli strumenti del web 2.0.
Esiste una buona fetta di lavoratori più o meno esperti che ha buttato nel passato il cartellino da timbrare e le forzate canoniche ferie d’agosto, rinunciando alla sicurezza del versamento fine mese per rincorrere il proprio sogno di libertà e indipendenza. Si tratta di professionisti giramondo, che operano attorno a una rete di contatti per condividere, comunicare e farsi conoscere. La community si identifica in un vero e proprio manifesto secondo cui i principi fondamentali sono libertà, autonomia, scoperta, condivisione, mobilità e democrazia digitale. Una sorta di “hippy” moderno in equilibrio tra lo stile di vita libertino e la passione per la propria attività. Imprenditori del proprio tempo, delle proprie passioni, della propria vita.
Storie di vissuto diverse tra loro ma con un denominatore comune: il desiderio di migliorare il proprio stile di vita. Le loro storie partono da una vita insoddisfatta, duro lavoro malpagato e la voglia di scappare allo scoperta del mondo, finendo poi per far realizzare quella voglia con una svolta decisiva e coraggiosa, quella di lasciare il posto sicuro per lanciarsi all’avventura nel mondo e nel web.
Un fenomeno passeggero o una nuova categoria sociale? Alberto Mattei, fondatore del sito omonimo dedicato al fenomeno spiega - “i lavori che si possono fare sul web in maniera indipendente e senza aver bisogno di una sede fisica, sono tantissimi e molto diversi tra di loro. Si tratta di capire come ognuno di noi può sfruttare le opportunità offerte dal web per crearsi un'alternativa professionale propria, che non richieda di essere svolta essendo fisicamente presenti sempre nello stesso luogo, ma grazie alle nuove tecnologie e alla rete, può essere svolta ovunque nel mondo ci sia una connessione internet.”
Ma l’idea dell’imprenditore che gestisce i propri affari in uno scenario caraibico seduto in una sdraio sotto una palma non è proprio alla portata di tutti. Non basta infatti un PC e una connessione internet per essere un nomade digitale. Il passo fondamentale è chiedersi quali sono le proprie competenze e le proprie passioni per poter offrire un servizio efficiente e appetibile per altri attraverso il web.
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